La vera sapienza è
vivere con i piedi a terra, ma con gli occhi al Cielo, dove la
Madonna fu assunta in cielo quando si addormentò per sempre sulla
terra.
L’assunzione al
cielo di Maria è la Pasqua di Gesù pienamente realizzata in Lei. La
Vergine Madre che aveva dato la sua carne a Verbo di Dio è
intimamente unita al suo Figlio risorto, che ha perdonato il peccato
e vinto la morte.
L’Assunzione è un
fatto che tocca anche noi, perché ci mostra in modo luminoso il
destino di ciascuno di noi e quello di tutta l’umanità. Celebrando
questa Solennità facciamo memoria del fatto che aprendoci a Dio non
perdiamo niente. Anzi la nostra vita diventa ricca, grande e piena,
come fu la vita di Maria.
La vita della nostra
cara Mamma fu una esistenza vissuta nella pienezza della Grazia,
senza sfuggire ai suoi compiti di sposa, di madre, nella semplicità
della vita di Nazareth, seguendo con tanta riservatezza il Figlio
nella sua missione fino a stargli saldamente vicino ‘sotto la
croce', con una condivisione di amore e dolore totale.
Fu, infine, ricolmata
di gioia per la Risurrezione del Figlio, e con la Chiesa nascente
visse la Pentecoste e attese il ritorno al Padre, presso il Figlio:
l'Assunzione, appunto.
Questo
modo di vivere è proposto da questa Mamma a tutti noi suoi figli. È
stupendo sapere che la nostra vita non è un vicolo cieco, ma una
strada che, superato il limite della morte, trova la sua eternità in
Cielo. Quante chiese sono dedicate all'Assunta, come ad indicare a
tutti noi la bellezza della vita che ci attende, se seguiamo Maria.
Ha detto Papa Francesco: “Il cammino di Maria verso il Cielo è
cominciato dal ‘sì’ pronunciato a Nazareth, in risposta
all’Angelo Gabriele, che le annunciava la volontà di Dio per lei”.
E in realtà è proprio così: ogni ‘sì’ a Dio è un passo verso
il Cielo, verso la vita eterna. Perché questo vuole il Signore: che
tutti i suoi figli abbiano la vita in abbondanza. Dio Padre vuole
tutti noi, suoi figli, con Lui nella sua casa.
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